LIMBRANAUTA

Il Funerale della Letteratura!

Categoria: Bòn Tòn

Limbraeccellenza nel mondo

S: Oggi “Pasta al pesto” e insalata tutto a km1600, roba polacca. Non compro più mozzarelle, comunque. Viene tutto da est, sono blocchi di roba bianca per fare la base come si chiama …
D: Che caglio ne so….mozzarello horighinalo.
S: Si ecco. Camion che vanno al sud pieni, e le mucche vanno a cherosene. Ma tutto con scritto sopra “Prudukto Italj”.
D: Roba blè.Tipo le kele di granchio te le ricordi, tutto finto, mai visto un granchio neanche in foto. Finta plastica.
S: Qui hanno venduto le lasagne al supermercato con la carne di cavallo, no manzo… Di minipony capisci?
D: E con tutte quelle nutrie in giro… Gratis… Belle grasse…
S: La cosa meglio è la “bresaola della Valtellina”. Fatta con lo zebù del sud America. Non è mai morta una mucca in Valtellina.
D: Sono sacre, ne hanno due. Ne fanno mirmilloni di quintali, di sbregaola, e la valtellinese è un francobollo da 50. Hanno solo mucche da compagnia.
S: Sì, mucche da passeggio. E il Prosecco?! 100 milioni di bottiglie all’anno!! Ci vorrebbero vigne da Venezia a Miami per farle.
D: Avranno vigneti subacquei, ma la Cia mica te li dice.
S: Certo. Mi hai fatto fame però. Ho in frigo un budino di “Mirtilli Dal Boschetto Delle Suore Di Milies (BL)”. Dentro ha un mirtillo grosso come una palla da tennis. Mah.

(DSG)

Come lo chiami

Il thè delle 5 snobbando le bombe
Sotto il cielo di Coventry
Come lo chiami ?
E il vecchio di Okinawa che ancora difende la grotta? cos’è?
Forse vuoi dirmi del tempo che non esiste,
O che viviamo tutti sotto lo stesso dubbio?
Allora ascoltami , è tutto un punto di vista,
Anche la morte, lo capii quando mia nonna disse “è il grido di riscossa della merda oppressa”
Mollando la nebulosa di Andromeda.

Limbratrippa dvisor.

All’osteria ”Mangia come parlo” svolano scappellotti in brodo, il cameriere ti tira i Coppini sulla nuca mentre mangi perché aiuta la deglutizione, poi gli chiedi mezzo litro di rosso e lui ti risponde ‘se voglio ‘e ti porta una Ceres ai 4 formaggi. Il menù alla carta moschicida è impraticabile , l’unto nuota nell’unto a prezzi inspiegabili, mentre lo chef del cartongesso Kikko Bitume ti rettifica il duodeno con la sua cucina bicomponente in betoniera a microunghie . Voto 7 ai sopravvissuti.
Alla Vecchia Spora, locale aperto nella ridente isola ex Lazzaretto per malati di TBC. Si pranza in allegria, con un po’ di fortuna potrebbe capitarvi il tavolone in marmo oblungo delle autopsie, specialità la pizza “Reverteris” cotta nei forni crematori del sanatorio. Vino locale, autoprodotto, di facile beva anche se leggermente salino, da uve cresciute sulla fertile cenere biologica dell’isola. Tutte le pietanze sono condite con l’olio Santo dai centenari ulivi locali e dalla verve del personale che raccoglie le ordinazioni al mattino dopo i prelievi.
Da CiccioTrip, piatti fantasmagorici serviti a tappeto, cucina a svista, personale in guanti di pjoppo.
Cocktail di bensvenuto alle psillocibe giganti per iniziare,
Cocktail di psicofarmaci, antipasto tagliata di unghie al nero, tris di bolli, faccine e buste, piatti di carne o pesce? Mah, chi ci capisce più niente. Il cuoco Roy Pnol, diplomatto al Sert in TSO obbligatorio, vi cucinerà la zuppa autocombustibile e l’uovo in camicia di forza, micropunte di diamante della cucina Pervitin.
All’Osteria da Lele Ukulele abbiamo provato la cucina aborigena del cuoco cannibale Mubutu Cjkatilov che ci ha stupiti con gli s-piedini di trillice all’occhio di pernice, un pò duroni a dire il vero. Servizio splatter adeguato, la tarattarátare di inuit te la preparano direttamente in tavola con la motosega, un póh rumoroso ma efficace.
Ai prezzi pittoreschi è corrisposto un conto apoplettico, ci abbiamo lasciato giù un polmone ma il doggy bag di scalpi in saor ci ha fatto piacere. Voto? il voto sarà determinato dopo lo scrutinio dell’ulna elettorale nei collegi pluriruminali.
(D&G)

Limbradietology Gluteo Free.

Il grande dramma dei nostri pasti è il pane: esso è colpevole di gran parte dei nostri chili assieme alle sue cuginette, la pasta e la sciutta. Quindi questo breve ricamo calorico tratterà soprattutto di come liberarsi dalla schiavitù del cereale. Esso è un retaggio di tempi nei quali l’uomo lavorava. Oggi l’uomo si grata le pale, attività che richiede circa 30 kcal/h. La donna invece consuma di più, perché inoltre parla.
La salvezza come è noto è nel cartone: ricco di fibre, bassissimo contenuto calorico, ricco di colla.
Per renderlo più appetibile daremo alcune ricette col cartone.
Pan pepato al cartone: impastate mezzo chilo di farina con 1 kg di burro, aggiungete panna e latte e lasciate riposare. Buttate via e infornate del cartone tagliato nelle forme che preferite, non dimenticate lo zenzero!
In alternativa potete dedicarvi alla supertrendy dieta paleolitica (o delle caverne), a basso contenuto di carboidranti ma ricca di proteine vive. Molto semplice, si mangia tutto crudo e possibilmente vivo come centomila anni fa, solo che lo stegosauro fuori stagione è raro e prendere a morsi i maiali in corsa è un po’ un problema. Si può in alternativa ripiegare sui toast coi moscerini ma a lungo andare annoiano. Si suggerisce un supporto psicologico alla dieta perché un mio amico dopo un mese di tramezzini di insetto stecco è impazzito e lo hanno arrestato perché cercava di catturare gli autobus a bastonate scambiandoli per triceratopi.
Ultimamente sta prendendo piede anche la dieta sadomaso, quella che ti piace tanto farti prendere a padellate sulla nuca mentre provi a sorbire il brodino di alce, che poi se sbrodoli ti arriva un dueeventi che ti staccano dal tavolo a legnate.
Oppure ti svegli e fai il mutuo catastrofico dal guru della dieta portapazienza dott. Lemme Lemme che ti dà un cucchiaio bucato (come nella seconda guerra mondiale) col quale mangi pane e lacrime che quando hai finito sei un reperto archeologico senza pensione e ti archiviano sotto la A di Astronzoo.

Limbranauta e l’ogio funebre.

Il grande decano degli chef Guantiero Marchesi è morto, ha chiesto di essere glassato nella camera aldente.
Riportiamo in sua memoria alcune delle creazioni più celebri.
Per la cucina povera ma costosa , ricordiamo il suo risotto Svaroski, quello coi vetri rotti ma su foglia d’oro che sa da pollo ma costa un occhio.
Per la cucina molecolare è famoso il suo tonno accelerato, quello cotto al Cern coi fasci di protonni alla velocità di espansione dell’universo così torna pretonno e lo mangi prima della nascita.
Sua è anche la famosa cucina sensoriale, o cucina al buio, quella che i cuochi cucinano bendati al buio grattuggiandosi i polpastrelli con le mani impanate e fritte nell’antigelo. Quella dove all’ingresso ti danno un bastone per i ciechi e arrivi …(se ci arrivi) al tavolo lacero confuso, ti mangi il consommè di mignoli e ti portano via col carrello dei dessert.
Lo sief plurisbiellato Karl Krukko lo ricorda cosi: “Kuantiero inzegnato tutti che kuoko essere artista, scultore, pittore, cantante, musicista, ballerina di can can, parcheggiatore abusivo, spacciatore… A 380 gradi, der compito di kuoko non solo essere cucinare cibo ma uberalles di accelerare in pignatta ‘tomica i elementi in modo di creare nuovi mondi da impiattare, nuove galassie di gusto, nuove nebulose di materia kotta! Kome zua granatina al lampione o zuo gulasc di anacondor cromato! O kome coktal di scampoli con salsa Barbara, kome Venere di Miglio con famosa marmellata di tonno, tonnellata di zuo periodo cremisi lardellato”
Guantiero ci lascia una grande quantità di piatti, tutti da lavare, e la cucina guarda che cos’è.

Auguri imbranauti

L’ Enorme Rotativa Impetolauta si pregia di fare i Aguri di buon natal dei tali a tutti da parte di:
Yuri Teppanyaki, Gubana Konsejuova, Maicol Jakpot, Parzifal, Spaclavelli, Vovitom, L’Uomo Luppolo, I Grandi Santi Moderni, Mascimo Cacchiari, Marina Trippa di Moana, Egle Glegle, Tom Byno e tutti i Wuminkia al completo!
Ugurggglleeeee!
Eeeeeeeee gingongbell gingonblee gingongolleueiii a tutti tranne a una che fa la menesctra .

Limbranauta mastersief

I giudici: Karl krukko, salsicciaio teutoniko plurisbiellato inventore dei krauti esplosivi e della cucina con le bombe a mano, proporrà le orecchiette in trincea (quelle col filo spinato).
Antonone Canovaccio cuoco cannibale, quello che se sbagli ti mangia un braccio, quello che ha mangiato Bud Spencer e olio senza st’allio, quello grosso come un boiler condominiale, proporrà la sua famosa zuppa di ulne cinerarie.
Tofu Futo, sief nippoatesino fautore della cucina virtuale, quella che ti siedi a tavola col tablet davanti, lui ti manda le foto dalla cucina e tu lecchi lo schermo, proporrà i gamberoni instagramsci ai mega pixel. Photoschioppati.
I concorrenti: alle eliminatorie i concorrenti dovranno tagliare 6 kg di cipolle in 30 secondi. La metà è tornata a casa senza dita, altri senza occhi, i superstiti vanno direttamente in finale a Medjugorje.
Il primo dei 3 finalisti stupisce Karl Krukko con un megacanederlo da bowling coi buchi per le dita in salsa molotov.
Karl: “Prafo kakkio, mellio ti mio famozo gulasc lakrimogeno , prafo ti azzumo in mia cuzina bunker!”
Il secondo, l’italiano Paolo Paolonespoli, propone neutrini in brodo con polpette spaghettificate al nero di secchio, con garnì di DNA sardo e caramelle caramellate.
Lo sief plurispellato Antonone si complimenta con manate sulla schiena, Paolo Paolonespoli perde i denti per terra e sviene. Antonone : “Bbravo guagliò, hai fatto bbuono. E lo chiude in frigo a frollare.”
L’ultimo concorrente, per sbalordire lo scef virtuale Futo, si fa un selfie con un piattone di spaghetti al buco nero di seppia sulla testa con sfondo di anelli di Saturno fritti in olio di aracnidi. Futo non apprezza e gli toglie l’amicizia su feissbum. Tofu: “No gai capisci un cazo ti scanzelo la memory de lard disc, ti esplullo dal grupo, Te desfo i megaprixel @.# njorant. #tyoppoi. E gli rovina il profilo con un pugno di mosche.
Vince questa edizione il mega knodel killer col peso specifico del nucleo di Giove, i giudici commentano “se lo ha merittatto, questo ci ha una mela marcia in più”

Limbranauta. Il grande bordello, R.I.P.

Il formagg è sempre quello, fai merenda col grande bordello, in
pratica rinchiudi una manica di sbigottiti ex quasi famosi in uno spazio comune e li osservi impazzire. Le teorie del complotto dicono che è uno studio sociologico sulla convivenza coatta per quando colonizzeremo saturno.
I risvolti orwelliani sono impliciti e ci dicono che il vecchio George ci aveva visto lungo, oppure che non aveva capito un casso, a scelta.
Il programma è condotto dall’ineffabile Ilari Tasi e da uno vestito di parquet che la roba più sobria che ha è il minicagnolino pochette che gli esce dal taschino e che parla al posto suo.
Ma veniamo al dunque, cosa si vede? Vediamo Marina Trippa di Moana in crisi che si fuma il pongo dei piedi, poi c’è Loredana Perché che si tosa il monociglio col napalm,
Alvaro Pitali (il più famoso di tutti) che si toglie i garusoli (murici) dal naso in nome dei vecchi tempi, c’è perfino la Raccapricciarelli vestita da incidente che stura i lavandini col vibrato tellurico. Lo scopo è eliminarsi a vicenza come in Ailander, ne rimarrà soltanto uno, di solito il più fritto. Ma con l’aiuto del pubblico da casa!, per cui il mezzo più usato è il piagnucolio a comando, infatti il 78 %del tempo piangono a staffetta, a turno, a rotazione, di solito con le visite dei parenti, anche se mai visti o intentati in causa. Una volta il famoso campione di subbuteo a delfino si è sbagliato e ha pianto come un matto quando ha visto il parente di un altro.
Raggiunta la massa critica di 6 neuroni x km quadrato si innescano liti furibonde in linguaggi sconosciuti, dicono che Valeria Martini dry in preda a raptus maniaco possessivo abbia tentato di darsi fuoco cospargendosi di aperol urlando in italiano (lingua a lei ignota): “Poffarre questo tramestio mi esacerba!”.
Il resto è roba da obitorio, senza nulla togliere agli obitori.

Cagliata degli Uberti

Nobilnonna crudista a ostacoli ossessionata dalle schie chimiche, vaga errabonda in infradito di speck.
Il marito, cuoco geriatrico specializzato in piatti a base di tritolo e buco nero di seppia, alleva tonni nell’acceleratore di protonni al cern assieme a Rupia, d’altronde è risaputo che il tonno accelerato è il top di gamba. L’età dei due è incerta, alcuni affermano che lei sia nata prima dell’uovo (nel senso di gallina ), lui che fosse il testimonial del Big Gang Bang. Ai poster l’ardua sentenza.

Novità dal Chef meglio di te

Lo sief plurispellato Gardo Crucco consillia: le pennette Mario Monti, il fagiano ripieno di fagiani, la coscetta di Zeno glassata ai mirmillonì , gli spiedini quantici (grandi come un neutrino )su capocchia di spillo,la trotta plafonata, le alici mai rinate, il maialino da allevamento a gravità 0 ai cristalli di ammonio servito in orbita annaffiature da botti di sassighiaia e in Boca aea splendid reviù.
La zuppa di materia oscura in brodo primordiale?
Il branzino assale o all’acqua zozza?
Con la malvasia è strana o un Buon Ramongolo dell’oltrepopò di pavese fa sempre la sua porta figura.