Limbranauta : vita morte e miracoli di Filtribertus Tribolini
Data e luogo di nascita incerti, all’anagrafe fanno finta di pomi, declinano , inclinano, non sanno, dormono senza pigliare pesci, scappano in preda al parroco.
Si dice che non volesse nascere così, in un luogo qualunque come uno qualunque, scelse quindi, avvertito l’odore di cialciccia e torbolino, di fare il botto alla Festa dell’Umidità di S. Giacomo dall”Oppio del 69, saltando fuori come un tappo del sciardonnè, urlando “vuaallaaa, io io faccio tuto io Dami qua!” e si spina 2 birre.
Fin dall’infanzia capisse che è u genio ma non sa di cosa, allora frequenta un corso di dinamica dei fluidi in bar dal “Vacca” a Marghera, dove scopre il peso atomico del select nel principio dei vasi sanguigni comunicanti.
Fiori all’occhiello del suo CV sono il fermo per guida in stato di ubriachezza molesta (guidava urlando oscenità ai pedoni) e la medaglia d’oro di pisolo individuale da fermo. Decide quindi che è mago del cine e frequenta il Pam a Bologna travestito da gramsci pori, dove impara paroloni come ermeneutica o teppistemologia che non capisce ma usa con sicumera per imbarcare cucchi.
Nel contempo fonda l’enorme rotativa impetolauta, “Limbranauta”, assieme ad alcuni suoi compagni di vettura, tra i quali Dario il Camionario, DVD, Piego Sbadillia, Stephen fon Birben e Alvaar Alticcio.
Grande è la sua passione per la donne anche se non sa come si usa..
Ora è ministro dei parcheggi abusivi di navi cargo al porto di Tiranal.