Brainstorming all’ora di fisica
– Ragazzi oggi parleremo dello spazio-tempo. Chi di voi conosce il paradosso dei gemelli?
– Maestra, è quello che uno va a bere i spritz nello spazio mentre l’altro sta a casa coi cartoni del Prix?
– Ma no! È che quello nello spazio beve uno sprizzone quantico al giorno e dopo un anno torna e trova il gemello ottantenne che dorme in mezzo ai cartoni del rosso!
-Sì! Lui beve Sangiovese nell’orbita di Giove e suo fratello gemello che non beve ha… ha il fegato spappolato e tutte le mattine si sveglia con mal di testa!
– Ma allora non è un paradosso…Il gemello sul razzo beve come un matto e quando torna sulla terra è più vecchio di tutti, è ovvio. Il vero paradosso è che sul razzo non c’è un cacchio da bere… Assurdo!
– Vero? Pensano sempre a mangiare ma a bere niente?! Neanche un minibar per tenere in fresco il boccione di Higgs….
– Maestra, si ricorda che nel museo spaziale abbiamo visto i cessi a gravità zero col condotto eVacuum ?!
– Si si c’era l’aspirastronzi! Ti spaghettificava il buco nero!
– È vero, e dopo li sputa nello spazio. Così si crea la fascia dei stronzeroidi. Gli sciami di merdeoriti.
– Sì, la nube di Marubolano!
– Ecco come si diffonde la vita nello spazio.
– E i buchi neri sono cessi cosmici. Avevano cominciato che erano bianchi infatti.
– Ma adesso riciclano tutto, nella ISS si fanno signori frappè di burda.
– Ma se mangiano pillole cagano come capre… Faranno terracattù!
– Terracagù vorrai dire.