Vogando attraverso
le nere correnti dell’ io
trovo un calco perfetto
l’ordito dei miei desideri
e lampi di fiori tristi
come frutti troppo maturi.
Tutto è scritto
tutto è già stato detto
e non ci sono segreti
nelle nostre mani di sasso.
Mi offri uno sguardo
e le rughe profonde dietro i tuoi occhi
dove annegano gli uomini
ma il crepaccio più buio di me
è una preghiera pagana
e sono lampi di fiori tristi,
lampi di fiori tristi
sulla faccia delle cose semplici.
Ti amo, ora che è tutto sparito
ti amo e ti tengo per me.
Per sempre mia,
mia più di quanto lo sia
mai stato io di me stesso.
(D)