LIMBRANAUTA

Il Funerale della Letteratura!

Mese: luglio, 2020

Hanno vinto,
Le nutrie.
Hanno vinto,
Le navi.
Panta rei, ziobello
Tanto paga
Panta Lone
Col tempo
Diceva Giorgione
Prima o poi
Le nutrie siamo noi


D/G

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Con videi vari e notevoli all’interno, guardatelo!

Vi invitiamo all’ascolto di questo trio nato dal fertile terreno dei testi di D, nel caso specifico la poesia “Urla”.

Il titolo del post sta ad indicare che ormai i testi di Dario sono patrimonio comune e quindi i loro sviluppi e declinazioni seguono strade indipendenti ed autonome

Riportiamo a titolo di introduzione l’estratto di un colloquio tra critici musicali proprio sul pezzo in questione:

C1 – Devo ammettere che il pezzo ha valore testimoniale, anche se non so cosa vuol dir!

C2 – Direi che ha valore catastale, ormai è deciso!

C1 – Se la mettiamo su questo piano Steinway allora, con valore cerimoniale, certamente.

C3 – Direi di più… Valorosamente cerimoniale!

C2 – Con valore esatonale, ecco.

C1 – Bravo…Bravo proprio così, esagonale.

C2 – Se lei avesse la barba, la cantante, con valore baritonale.

C4 – Basterebbe metterci i sottotitoli.

C1 – Se suonassero in un buco profondissimo, con valore baratrale.

C2 – Se suonassero capovolti, con valore antipolare

C5 – Anche antinomiale, mi pare.

Musica del M° Bernardino Zanetti
Manuela Marchetto mezzosoprano
Antonino Puliafito violoncello
Raffaele Centurioni pianoforte

Scrivo, lo ammetto
Scrivo rime di getto
Senza troppo pensare
Tanto per parlare
Solo per dare luce
A quel ché di atroce
Che abbiamo dentro
E non ha voce
Che ti porti al lavoro
Ma chiudendolo fuoro
Diamante lucente
Utilizzabile: niente
Motore ribelle
Tanta schiuma tante bolle,
Immobile.
Labile.
Folle.
Ormai sei con me
Non me ne volere
Questo campo minato
Di parole salate
Non ha uscita
Solo molte entrate

21/07/2020 4.40 am

luglio
è un imbroglio
mi fotte il cervello
diventa un intruglio
fucsia e arancione
con fetta di limone
col cocktail variopinto
ho il qi di un plinto
mi domandi qualcosa
ma è luglio e non capisco
sciolto nell’afa
nella melodia di un disco
luglio è un letargo
una vacanza forzata
un lavoro sporco
il carro di Apollo
in sosta vietata

(D)

bolle di sapone avrai nelle tasche
se per caso hai sentito
sinfonie del vento
avrai catturato
se dei concerti della terra
hai raccontato
di certo avrai vissuto
ora scrivi il tuo nome
milioni di volte
coi cerchi di fumo
vedrò la tua faccia
nei pavimenti di marmo
nei nodi degli alberi
e negli alti cirri
per sempre i tuoi tratti.

(D)

Sulle note di Venezia, la luna e tu

Un ammiratore segreto (mio cugino) ci ha mandato questa foto, che come in un sogno presenta tranquillamente assieme dettagli che da svegli ci sembrerebbero assurdi:

Un imbranauta con un suo libro sullo scaffale di una grande libreria?!

Vicino ad un libro della poetessa Merini?!

Un libro della Merini in una grande libreria?!