Cerca di apprezzare il mondo mutilato.
Ricorda i lunghi giorni di giugno,
le fragole selvatiche bagnate di vino,
le ortiche che schiacciano con metodo
le proprietà abbandonate degli esiliati.
Devi apprezzare il mondo mutilato.
Guarda le barche eleganti, e le navi.
Una di loro ha un lungo viaggio che la aspetta
mentre altre finiranno in un secco lago salato.
Hai visto i profughi che non vanno da nessuna parte,
hai sentito i boia cantare felici.
Dovresti apprezzare il mondo mutilato.
Ricorda quando eravamo assieme
in una stanza bianca e le tende sbattevano,
ritorna con il pensiero al concerto
dove la musica bruciava tutto.
Hai raccolto ghiande in autunno
e le foglie volavano pazze sopra gli sfregi della terra.
Apprezza il mondo mutilato,
le piume grigie di una spinta esaurita,
la luce gentile che non sa dove andare
e svanisce e poi torna di nuovo
Adam Zagajewski, New Yorker, post-september “black” issue