L’arte di incartare

di limbranauta

Incontri con la grande arte: Parzifal intervista Clinto.

Parzifal: Le faccio una domanda alla quale lei avrà già risposto chissà quante volte: come le è venuta l’idea di incartare i monumenti?
Clinto: Incartare non è la parola esatta. Io imballo. Li imballo perché se no si rovinano.
Par.: Lei ha imballato le piramidi e la muraglia cinese. Quale idea ha in cantiere?
Clinto: Imballare Clinton. Gli lascio un buchetto così può suonare il sassofono.
Par.: Così ha deciso di dedicarsi alle persone.
Clinto: Proprio così. A casa ho già imballato tutti. In giardino c’è il postino. Mi è costato un rotolone di pellicola trasparente ma è venuto bene. Lei sarebbe disposto… (Clinto tira fuori un rotolone di pellicola trasparente).
Par.: Magari quando l’intervista è finita. Quand’è che si è accorto di essere un artista?
Clinto: Molto presto. Ho passato qualche hanno alla scuola d’arte ma non mi capivano. Mi ero murato vivo in gabinetto ma quelli non hanno capito la performance e hanno buttato giù tutto con la palla da demolizione. Lo sa, quella palla di ferro che va su e quando…
Par.: Lo so cos’è. Così si è ritirato ed è cominciata la sua avventura.
Clinto: Ho capito l’importanza della confezione. Ho inventato il vestito di cartone, quello grosso. Non ci si può muovere ma se uno cade fa un bel rumore e tutti si girano. Nel mondo l’unica cosa che importa è la confezione, tutti sono convinti di questo.
Par.: La sua sembra quasi una critica alla civiltà dell’apparire.
Clinto: Dello scomparire, vorrà dire. Quando tu imballi uno lui sparisce, no?
Par.: Ha ragione. La sua ironia è davvero profonda.
Clinto: Quale ironia? Sto solo cercando di anticipare i tempi. Tutte quelle robe dentro in cartoni, sotto alla pellicola… chi le vuole? L’importante è l’imballo, e questo è tutto.
Par.: La ringrazio per avermi dedicato il suo tempo.
Clinto: Grazie a lei. Adesso, se non le dispiace… (Clinto comincia a srotolare la pellicola trasparente).
Parzifal, allontanandosi di corsa: Ho l’autobus delle tre e dieci, sono in ritardo.