Conclave
di limbranauta
Scaracchi, siringhe di insulina.
I vecchi porporati si trascinano
nei lunghi corridoi, di mattina.
Flebo, catetere, trapianti.
Ci vuole un papa nuovo
Dopo i funerali e i pianti.
Letti coperti di polvere,
camere piene di ragnatele.
Rossi i mantelli, come vele.
Ruga profonda, vena varicosa.
Votare per lui? Ma sta morendo!
Meglio così. Il ricambio è buona cosa.
Sussurro di ossa, raucedine, enfisema.
Una riunione di morti, di salme stecchite.
Il parkinson regna, , la mano trema.
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Con clave ben nodose
attesi anch’io,
senza tremar, di sistemar le cose.
Touchè. Omeglio, clavè
Clavè saria el francese par ciavà?
Non parliamo lingue Barbare.
Sì, scusa, capisso.