Parzifal intervista Brad Pitta, reduce dal film “Troy”

di limbranauta

Par.: Sappiamo che lei si è esercitato duramente per ottenere bella muscolatura.
Brad: Ho fatto una dieta a base d’acqua: punture d’acqua, acqua solida… mi ha seguito il dottor Kevorkian.
Par.: Kevorkian? Questo nome non mi è nuovo.
Brad: Può essere. Qualche anno fa era famoso come “Dottor Morte”. Era quello che faceva l’eutanasia a quelli che stavano bene e anche a un sacco di parenti.
Par.: Gli avevano dato ottantadue ergastoli, se non sbaglio.
Brad: Poi gli avvocati lo hanno tirato fuori e hanno messo dentro i giurati.
Par.: Ma torniamo alla sua dieta…
Brad: Acqua, ecco tutto. Kevorkian mi ficcava con la testa nella vasca da bagno piena d’acqua e mi teneva sotto. Di notte mi rovesciava secchioni d’acqua sul letto e per tutto il giorno mi seguiva con uno spruzzino. E poi, esercizio, palestra.
Par.: E’ ricorso ad aiuti ormonali?
Brad: Soltanto quelli per i cavalli, è normale. Cinque punture di progesterone per aiutare le ovaie e cinque di anabolone per le palle. Cortisone come se piovesse e omeopatia.
Par.: Lei dunque ha fiducia in questa medicina alternativa.
Brad: Fiducia no, però mi piacciono tutte quelle bottigliette.
Par.: Come si è trovato nei panni di Achille?
Brad: Achille? Ma non era Patroclo? Comunque mi sono innamorato per davvero di Lana Balana, quella che ha fatto Elena. Mi sono innamorato delle sue trecce di stoppa, dei suoi denti da cavallo. A proposito di cavallo, mi hanno chiuso dentro a quello di legno e per poco non resto lì dentro per tutta la vita perché si era bloccato il portellone. Poi lo hanno aperto di colpo e sono caduto giù da quindici metri sopra alla macchina da presa.
Par.: Si è ferito?
Brad: Io no, però adesso l’operatore continua a fare piroette.